Alimentazione

Consigli dietetici per pazienti operati o con malattie al fegato

Post Intervento

E’ consigliabile mangiare con regolarità, tranquillamente e ad ore prestabilite; masticare molto bene e riposare un pò dopo i pasti.

I pasti dovranno essere piccoli e frequenti almeno 5 o 6 tra pasti principali e spuntini.

Non utilizzare cibi troppo caldi o troppo freddi

Evitare cibi troppo elaborati o fritti

Escludere gli alcolici per almeno sei settimane dalla data dell’intervento, in modo tale che il fegato possa rigenerarsi.

Escludere i cibi grassi.

Evitare pesce grasso, tipo sgombro, carpa, salmone, sardine, mitili, anguille.

I formaggi devono essere consumati in piccole quantità, massimo 50 grammi, 1-2 volte alla settimana; escludere formaggi fermentati come il gorgonzola o grassi come il mascarpone.

Pazienti con malattie del fegato

Spesso, in presenza di cirrosi, si può osservare perdita di appetito, nausea, vomito e un calo del peso corporeo. Per contrastare questi disturbi può essere utile consumare piccoli pasti frequentemente nel corso della giornata (4-7 pasti al giorno), compreso uno spuntino serale.

Zuccheri

In presenza di cirrosi, spesso si osserva ipoglicemia o iperglicemia. È, quindi, consigliato il consumo di carboidrati complessi (presenti in cereali, pasta, pane e legumi), a discapito dei carboidrati semplici (presenti soprattutto nei dolci); questi ultimi, infatti, favoriscono una maggiore oscillazione dei livelli di glucosio nel sangue che porta all’insorgenza di stati di ipo o iper-glicemia.

L’assunzione di disaccaridi, come il lattulosio, è spesso prescritta dal Medico per migliorare il transito intestinale.

Grassi

Durante la cirrosi si può avere difficoltà nella digestione dei grassi, con conseguente accumulo nell’intestino e insorgenza di steatosi epatica non alcolica; una riduzione di grassi nella dieta è, quindi, importante.

Proteine

La quantità di proteine da assumere deve essere decisa dal Medico in accordo alla situazione nutrizionale. È necessario controllare l’introito di proteine, favorendo l’assunzione di proteine di alta qualità, ovvero proteine vegetali, a discapito delle proteine animali, cercando in questo modo di limitare un aumento eccessivo dei livelli di ammonio. Il metabolismo di proteine di origine animale, infatti, porta all’accumulo di aminoacidi aromatici che possono inibire la conduzione nervosa e favorire l’insorgenza di encefalopatia epatica. Inoltre, le proteine vegetali sono ricche in aminoacidi ramificati che possono aiutare a contrastare eventuali sostanze neurotossiche e a ridurre ascite ed edema. Una carenza proteica potrebbe, d’altra parte, impedire un adeguato recupero muscolare, necessario a causa della perdita di peso dovuta alla cirrosi.

Frutta e verdura

È consigliata l’assunzione di molta frutta e verdura per facilitare il transito intestinale.

Sodio

È consigliata una dieta povera di sodio per prevenire o diminuire la ritenzione di liquidi, responsabile di ascite ed edema. Non è sufficiente evitare di aggiungere sale da cucina ai cibi, ma occorre limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di sodio, come cibi precotti o in scatola. È preferibile consumare alimenti freschi e insaporirli con spezie e succo di limone.

Quali sono i cibi con alto contenuto di sodio?

  • Zuppe disidratate in scatola/in busta
  • Verdure in scatola
  • Carni trattate (salsicce, prosciutto)
  • Cibi pronti
  • Cibi surgelati
  • Formaggi stagionati
  • Snack salati (patatine, popcorn, noccioline)
  • Sottaceti
  • Maionese e ketchup
  • Sale, sale aromatizzato, salsa di soia, glutammato monosodico